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venerdì 7 giugno 2013

Dialoghi: brillanti, incisivi, infarciti di citazioni...


Y, L'ULTIMO UOMO
di Brian K. Vaughan





Una graphic novel appassionantissima, con colpi di scena pazzeschi e ben calibrati, uno spunto insolito sviluppato con maestria, ma soprattutto personaggi – primi fra tutti il protagonista, Yorick – simpaticissimi, autoironici, ma realistici e consci della situazione ansiogena in cui si trovano.

Quando Yorick mi ha irrimediabilmente conquistata?

Appena ha descritto il rapporto con la sorella Hero (e già il fatto che il padre abbia scelto per i figli nomi tratti dalle opere di Shakespeare è un punto a suo favore), dicendo (suppergiù) che sono affiatati come Luke e Leila (si veda “Star Wars”), ma senza il bacio con la lingua! Come non si può amare tanta deliziosa “nerditudine”?

La verità è che Yorick è un ragazzotto sui vent'anni, romantico, ingenuo. aspirante prestigiatore e un po' imbranatello... ma ha anche un sacco di risorse, uno spiccato senso dell'umorismo, un gran cuore, sensibilità, e una scimmia cappuccina, Ampersand, che si rivelerà determinante sotto molti profili, incluso quello di... supporto psicologico! La faccenda in cui si trova il nostro protagonista, infatti, è bella problematica, perché lui è nientemeno che l'ultimo uomo sulla terra!

Siamo nel 2002, un'allegra epidemia ha ucciso tutti i maschi, poppanti inclusi, tutti tranne Yorick, si ignora il perché... Dunque? Dunque restano solo le donne, impossibilitate, tra l'altro, a riprodursi (ma nell'imminenza ci sono altre priorità), e... si scatena l'inferno! La popolazione mondiale è stata dimezzata, ciascuna ha perso importanti figure di riferimento (padre, marito, fratello), ma è dura poter fare i conti con il proprio dolore perché mancano cibo, telecomunicazioni, sicurezza: ci sono disordini ovunque, disastri di varia natura, si creano gruppi di fanatiche, di predatrici, bisogna guardarsi da tutte... Specie se si è l'ultimo maschietto: c'è chi vuole ucciderti, chi vuole sfruttarti come una cavia da laboratorio, chi semplicemente brama accoppiarsi con te... mentre a Yorick interessa solo ritrovare la sua ragazza, che però si trova in Australia, all'altro capo del mondo... Ma ci sono altre questioncelle di cui occuparsi prima, per il bene dell'umanità, e visto che, tra le altre cose, anche i trasporti sono k.o., bisogna mettersi in viaggio, per lo più a piedi...

Yorick, nonostante non sia proprio un ragazzo alfa, si destreggia in ogni situazione (più o meno), rivelandoci una morale ineccepibile, e spesso facendoci una tenerezza totale... Sovente riuscendo a scamparsela solo grazie all'aiuto di 355, una pratica e “very cazzut” agente governativa cui è stata affidata la sua protezione e che, caratterialmente, è completamente diversa da lui per valori ed atteggiamenti... Ma proseguendo insieme sulla stessa strada entrambi evolveranno, imparando reciprocamente, e crescendo tantissimo come persone e come personaggi, acquistando sfumature sempre più umane e complesse, diventando sempre più amici e sempre più interessanti...

La trama è davvero coinvolgente, credibile, realizzata con sapienza e un buon montaggio. È capace di incuriosirti al massimo, scevra di luoghi comuni o situazioni trite, senza scontate parentesi pornografiche (cui sarebbe facilissimo indulgere, dato il plot) o eccessi di splatter, benché non manchino momenti di crudo realismo.

Altro punto di forza sono i dialoghi: brillanti, incisivi, infarciti di citazioni e ammiccamenti (nerd e non), spiritosi, ma a volte anche profondi...

Il fumetto è leggero, di intrattenimento, ma spesso affronta temi etici importanti con intelligenza e mente aperta: femminismo, guerra, clonazione, inquinamento, religione, fanatismo... Emergono contraddizioni e verità, ma nulla è mai assoluto, tutto può essere messo in discussione.

E naturalmente ci sono molte riflessioni sul ruolo della donna e su quello dell'uomo... Senza banalità, senza retorica, senza precluderci alcun punto di vista. Incontriamo di tutto: vittime, carnefici, psicopatiche, ragazze in gamba, biologhe lesbiche piene di sensi di colpa, donne politiche, soldatesse... E spesso approfondiamo le loro motivazioni, le confrontiamo con ciò che erano prima dell'epidemia, e in che modo sono cambiate, o hanno deciso di cambiare...

Una meraviglia!

Del resto, non siamo troppo stupiti, perché Vaughan è un genio e ci ha regalato altri capolavori, quali: “Runaways”, “Ex-machina”, e il brevissimo, ma intenso “L'orgoglio di Baghdad”! Grazie e molti baci!

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