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lunedì 12 agosto 2013

Diamole una possibilità...


DOWNTON ABBEY

 
Ho recentemente finito di vedere la prima stagione non censurata trasmessa su Sky... Non mi attirava molto: 1912 in Inghilterra, storie di Lord e di figlie da sposare... Bah! Dopo “Orgoglio e pregiudizio” e le numerose variazioni sul tema non mi sentivo in vena dell'ennesima riproposta dello stesso repertorio...

Allora mi è stato spiegato che nel cast c'era Maggie Smith (dall'impagabile mimica facciale, come direbbe il mio Perfido Marito), che la serie su Rete 4 era stata censurata, e che, in assoluto, nessun'altra aveva fatto una simile incetta di premi...

Okay, allora, mi sono detta, diamole una possibilità... E ho fatto bene, perché mi è piaciuta!

E' vero, lo spunto di base non è particolarmente originale, alcuni sviluppi sono atrocemente prevedibili, quasi scontati. Non tutti, però. E non mancano i riferimenti storici, gli intrecci, i colpi di scena, ottime ricostruzioni, bei costumi... Ci viene presentato uno spaccato della società dell'epoca indagato nei suoi molteplici aspetti, che non si limitano alla casata nobiliare, ma coinvolgono l'intera cittadina.

Ma soprattutto... che splendidi personaggi! L'analisi che ne viene fatta è capillare: ad ogni puntata emergono nuove informazioni, nuovi dettagli, che rendono i numerosi protagonisti più sfaccettati, più interessanti, spesso portatori di segreti o di un passato oscuro... La servitù, in particolare, primo fra tutti il signor Bates, il valletto del Conte.

Ognuno prima o poi riserva delle sorprese.

Certo, a tratti la trama sa un po' di soap opera, la figlia maggiore, Mary – quella a cui viene dato più spazio – è davvero insopportabile e ha delle narici imbarazzanti, ma nel complesso la serie è ben strutturata, il montaggio pregevole, le vicende appassionanti e il cast eccellente.

Gradevole, con qualche punta piccante. Ma con garbo e misura, senza che si veda nulla, semplicemente solleticando i pensieri.

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