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lunedì 21 marzo 2016

Un'insospettata contaminazione fantascientifica

FARGO 2


Formidabile! Meglio della prima stagione!
I personaggi, in linea di massima, sono meno incisivi (i cattivi, più che altro: quanto si sente la mancanza di Lorne Malvo!), ma sono destinati a crescere (Hanzee, più di tutti, e Milligan, di cui adoro le citazioni), ma la trama spacca, e più si va avanti più diviene frenetica!
L'inizio, infatti, è quello tipico di Fargo: violenza (viene la tentazione di fare la cuenta dei morti), ma pure atmosfera, un ritmo misurato, con dialoghi elaborati, sospiri, sguardi, paesaggi innevati... Poi, verso il sesto episodio, si parte in quarta, senza potersi più fermare!
Anche la regia (Noah Hawley), seppur riconoscibilissima, è più ricercata, con questo uso frequente della doppia, se non tripla, ripartizione dello schermo, amabilmente vintage, e con un'attenzione feroce per la fotografia...
E in più... incappiamo in un'insospettata contaminazione fantascientifica: arrivano gli ufo! All'inizio possiamo illuderci siano un'allucinazione, ma no... sono reali! E non troppo invadenti, nemmeno quando (un'unica volta) fanno da deus ex machina (a MPM la parentesi non è piaciuta, io l'ho trovata innocua e simpaticamente caratteristica, oltre che in armonia con lo spirito dell'epoca: 1979).
Tornando, invece, alla trama: è ricca di sviluppi imprevisti, di nodi gordiani che è un piacere veder sciogliere (o tagliare in due), di situazioni assurde, ma plausibili, dati contesto e protagonisti, e di bellissimi cambi di direzione. Ed è anche narrata bene, costruita con eccellenza: in modo lineare e complesso contemporaneamente, con porte che si aprono insieme, e che si chiudono all'improvviso, sbattendo, mentre si spalancano le finestre!
E poi è bello assistere all'evoluzione dei personaggi: il macellaio e sua moglie non mi piacevano per nulla nelle prime puntate, poi... wow! Che sorpresa! E, ciliegina sulla torta, il collegamento con la prima stagione! Che però non guasta a chi non l'avesse vista, solo induce, magari, a recuperarla... Ed anzi, se vogliamo, Fargo 2 è antecedente, in quanto ad ambientazione: in anticipo di circa una trentina d'anni...
Una Serie spettacolare, sulla banalità del male, i capricci del caso, e l'inutilità dell'esistenza... Che però non deprime, ma diverte, e che offre sempre uno spiraglio di luce (si veda la famiglia Solverson) o di salvezza (si vedano i discorsi di Betsy e la sua reazione ai riferimenti a Camus) o di umanità, appunto (stile inferno dantesco, con il riscatto dei personaggi – peccatori – sul piano intimo), che caratterizza tutti, buoni e cattivi, sia pure con sfumature, fragilità e ripercussioni diverse!

E poi c'è la fine... squisitamente ironica!

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