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lunedì 17 ottobre 2016

Per il nerd dal palato fine

RUNAWAYS
di Brian K. Vaughan e Adrian Alphona


Non sono un’amante dei fumetti supereroistici, ma questo è molto di più.
E infatti lo adoro.
E non solo per la circostanza che i protagonisti sono adolescenti problematici con un rapporto – necessariamente – conflittuale con i genitori (malvagi, chi l’avrebbe detto?), o per via dei loro poteri fantasiosi e bizzarri, o per il bellissimo spirito di squadra…
No, mi piace tutto, e si vede che dietro c’è lo zampino di Vaughan, all’apice della sua creatività!
I dialoghi e il ritmo sono superbi, incessanti, la trama stimolante, ingarbugliata, procede selvaggia e leggera, senza linearità, ma la vera bellezza dell’opera sta nei protagonisti: magnifici singolarmente, favolosi tutti insieme, al di là degli apparenti stereotipi iniziali, capaci di creare sempre nuove alchimie: personaggi cui ci si affeziona, dunque, che non si può non amare e a cui capita di tutto in un’incessante, mirabolante continuity, che prevede un inizio e una fine, oltre che una perenne evoluzione dei rapporti (con tanto di matrimoni e decessi, consumati in pochi numeri, con sorpresa e dolore).
Supereroi o no, quindi, per quanto mi riguarda, siamo a pieno diritto nel campo del fumetto d’autore.
Emozioni e sentimenti, azione e immaginazione, ma pure risate e cambi di registro, spensieratezza e ingenuità adolescenziale, avventura, mistero e botte da orbi.
E ammiccamenti, citazioni, riferimenti.
Epicità e coraggio.
Insomma, tutto quello che un nerd dal palato fine può desiderare.
O un ragazzo.
O un adulto.
Ed è pure ben disegnato.

Da leggere e rileggere!

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